Il progetto Skills to work, in partenariato tra REGIONE PUGLIA (Soggetto Capofila) RINASCITA Società Cooperativa Sociale, ARCI Lecce Società Cooperativa Sociale, Ce.F.A.S. – Centro Formazione e Alta Specializzazione, AFG-Associazione di Formazione Globale, ha come finalità generale quella di costruire un sistema di raccordo tra le politiche del lavoro, dell’integrazione ed i servizi di accoglienza con l’obiettivo di attivare percorsi integrati individualizzati di supporto all’autonomia e all’integrazione di migranti.
La netta segmentazione occupazionale tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri fa sì che i lavoratori migranti (comunitari e non), pur essendo caratterizzati da maggiore mobilità, salari più contenuti e maggiori chance di inserimento lavorativo, subiscano una maggiore esposizione ai processi di espulsione dal mercato del lavoro. In alcune comunità straniere sono presenti elevate quote di NEET e altissimi livelli di inattività femminile, svolgendo mansioni di bassa qualificazione che, in molti casi, sottoutilizzano le competenze formative acquisite nei percorsi scolastici nei paesi di origine, e registrano al contempo una scarsa partecipazione ai programmi di politica attiva del lavoro rivolte ai disoccupati.
A tal fine emerge l’esigenza di fare un salto di qualità per consolidare e qualificare i servizi per il lavoro rivolti ai cittadini stranieri, concentrando l’impegno sul dialogo e la cooperazione interistituzionale ed implementando l’attività di promozione degli interventi volti a favorire l’accesso alle misure di integrazione socio-economica rivolte ai migranti al fine di aumentare la partecipazione degli stessi a programmi e politiche attive del lavoro nonché ad interventi dedicati all’inserimento socio- lavorativo delle fasce vulnerabili.
La rete territoriale dell’intervento sarà composta da attori enti attivi nella prima e nella seconda accoglienza, nella formazione, dai CPI pugliesi, da associazioni di rappresentanza aziendali e sindacali, nonché dalle camere di commercio provinciali necessarie per coinvolgere il sistema produttivo locale nei percorsi di integrazione dei migranti e per accrescere le opportunità di creazione di occupazione.
Il progetto “Skills to work” ha come finalità generale quella di costruire un sistema di raccordo tra le politiche del lavoro, dell’integrazione e dell’accoglienza avente i seguenti obiettivi specifici:
1. attivazione di percorsi integrati individualizzati di supporto all’autonomia e all’integrazione dei migranti;
2. sostegno al riconoscimento ed alla valorizzazione delle conoscenze, competenze e abilità acquisite dai migranti in contesti formali, informali e non formali, con una particolare attenzione a quelli maturati proprio grazie all’esperienza migratoria;
3. aumento del grado di attachment dei migranti al sistema dei Servizi per l’Impiego con una conseguente diminuzione della dipendenza da reti etniche per la ricerca di un impiego;
4. diminuzione del fenomeno dell’overeducation tra le cui cause è da ravvisare anche il mancato riconoscimento dei titoli di studio;
5. aumento delle possibilità di crescita professionale attraverso l’accesso a programmi di formazione e riqualificazione professionale;
6. riduzione del tasso di inattività femminile tra la popolazione migrante;
7. riduzione percentuale del numero dei NEET sulla popolazione migrante regolarmente soggiornante;
8. aumento delle chance di inserimento lavorativo per i cittadini stranieri comunitari e non comunitari;
9. sostegno alla partecipazione sociale ed all’impegno civico dei migranti per la costruzione di una società inclusiva.
L’intervento progettuale prevede la realizzazione delle seguenti attività:
1. attivazione di percorsi integrati individualizzati realizzati attraverso la certificazione di competenze formali e informali, la redazione di CV e bilancio di competenze, la validazione/certificazione dei titoli posseduti acquisiti nei paesi di origine o di transito;
2. elaborazione e diffusione un pathfinder (tradotto inglese, francese, arabo, pastu, wolof) finalizzato ad orientare e migliorare la conoscenza e l’accesso dei migranti ai servizi al lavoro presenti sul territorio;
3. attivazione sperimentale presso ciascun CPI capoluogo di Provincia di uno Sportello per l’immigrazione gestito con le risorse umane multilingue;
4. attivazione di un programma regionale di capacity building rivolto agli operatori all’integrazione attivi nei centri di prima e seconda accoglienza (CAS, SPRAR e CARA) per promuovere l’utilizzo del modello Skills profile tool for thirt country nationals;
5. promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica e sociale attraverso il potenziamento di percorsi di sensibilizzazione;
6. coinvolgimento del settore privato e del sistema di accoglienza per la formazione di due network volti a favorire l’incontro e il job match tra datori di lavoro e lavoratori migranti soprattutto in settori produttivi emergenti o legati al tessuto produttivo locale.
Il risultato più rilevante consiste nell’attivazione di 720 percorsi integrati individualizzati di supporto all’autonomia e all’integrazione lavorativa dei migranti. Durante l’implementazione progettuale saranno erogate 6000 ore di consulenza specialistica, dove counselor, mediatori ed esperti di politiche attive del lavoro contribuiranno a redigere 1000 bilanci di competenze, 1000 cv e ad attivare 180 interventi per la certificazione dei titoli posseduti e 1000 skills profile tool for third country nationals. In questo modo si stima un aumento del 10% del grado di job placement e mediante l’elaborazione e diffusione del pathfinder in lingua si stima di aumentare del 30% l’accesso ai servizi erogati da CPI e agenzie per il lavoro. Infatti mediante l’attivazione degli sportelli immigrazione presso i CPI pugliesi si avranno contatti proficui tra la domanda e offerta di lavoro, garantendo una migliore coincidenza tra le competenze del migrante ed i profili professionali evidenziati dalle necessità contingenti delle aziende, prevedendo un aumento del 5% su scala regionale dei contratti di lavoro subordinati e parasubordinati attivati in favore dei migranti.
Il progetto grazie alla sua strutturazione sarà in grado di produrre effetti di medio e lungo termine; l’attività di animazione che coinvolgerà le comunità migranti, permetterà di avere anche in futuro un accesso più alto dei migranti ai servizi al lavoro erogati sul territorio. Le azioni che permetteranno di potenziare l’utilizzo di strumenti ad hoc per la profilazione dei migranti, svolte negli SPRAR, determineranno l’acquisizione di una buona pratica che continuerà ad essere utilizzata anche in futuro in quanto efficace ed innovativa. I network realizzati nel progetto contribuiranno a consolidare una governance multilivello utile a favorire, anche nei mesi futuri, un rapido inserimento dei migranti nel mercato del lavoro.